NOS FLUMINA ARCEMUS, DERIGIMUS, AVERTIMUS
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Canali, lagune, spiagge e porti nel Mediterraneo antico

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 35,00

ISBN: 978-88-7228-814-6-1
Autori: Enrico Felici
Edizione: 2016
F.to: 21,00 × 30,00 cm.
Pagine: 276
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Descrizione

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Sui sistemi idrografici si sono basate la vita, le economie e le culture dell’antichità; lo testimoniano gli sforzi per adattarli alle necessità umane: attività che erano praticate molto più intensamente di quanto oggi sia possibile percepire. il ventaglio di interventi che si potevano effettuare sui corsi d’acqua era in effetti molto ampio, ben più di quanto lasci intendere la frase di Cicerone presa a prestito per il titolo di questo libro: Non flumina arcemus, derigimus, avertimus. Le azioni antiche sulla rete idrografica, basate sullo scavo di canali artificiali, spaziano infatti dalle deviazioni fluviali, a scopo civile o bellico, al collegamento con il mare per coltivare le lagune costiere, ai sistemi di irrigazione, ai canali asserviti agli insediamenti urbani, fino alle ‘autostrade sull’acqua’ e al taglio degli istmi, realizzati o solamente progettati da monarchi e imperatori.
Nell’individuare le tracce di queste infrastrutture, è necessario il concorso della prospezione archeologica e – soprattutto – delle fonti letterarie ed epigrafiche: si compone così un quadro, geograficamente ampio e distribuito su un lunghissimo periodo, di cui il libro offre una panoramica che prende in esame l’Egitto, la Mesopotamia e l’Europa, che si spinge fino alle soglie del Medioevo, con qualche richiamo al Rinascimento.
Il volume nella prima parte presenta alcuni appunti sulle metodologie di ricerca, poi alcune distinzioni tipologiche sulle infrastrutture idroviarie, sulla loro distribuzione e le diverse applicazioni. Seguono delle notazioni sulle implicazioni tecniche, gli aspetti sociali e i contenuti mitici e ‘religiosi’ dell’azione dello scavo. Sono poi trattate le relazioni fra i canali, le lagune costiere e i porti; un peculiare campo di applicazione dell’escavazione sono infatti le grandi installazioni portuali articolate su invasi e canali di ingresso e di raccordo ai sistemi idroviari: incisioni nel terreno che richiedevano la stabilizzazione, esigenza che in età romana imperiale trovò la più efficace tecnologia nell’opus caementicium pozzolanico, autorevolmente promosso da M. Vitruvio Pollione. Nella seconda parte, il libro raccoglie una rassegna di realizzazioni (canali navigabili ‘regionali’ e locali, porti scavati, tagli di istmi), distribuite su vari contesti territoriali: panoramica da cui si ricava che, se lo si osserva in maniera olistica, il paesaggio antico del Mediterraneo è anche il risultato dell’intensa attività di adattamento delle reti idrografiche, marittime e interne, mirata ad ottenere una viabilità il più possibile capillare e continua.

INDICE

Introduzione
La riscoperta moderna

Definizione dell’ambito
Fiume, canale e fiume-canale
Città, fiumi e canali
Il ruolo nel territorio

Metodi di ricerca
Nomenclatura
Fonti
Prospezione archeologica
Fotoaerea – Prospezione strumentale – Prospezione diretta

Il canale: logica e logistica
Aggiustare la natura. Paesaggio agrario, paesaggio marino, paesaggio urbano
L’escavo come metodo
Questioni idrauliche
Manutenzione
Canali per l’edilizia
Taglio di istmi
Canali marittimi
Hybris. Scavo e taglio, tra necessità e ‘sacrilegio’

Canali e porti
Il posto ‘sbagliato’: le spiagge
Porti naturali e artificiali
Mare invitare. Porti e canali
La soluzione cementizia
Canali e fiumi armati

Catalogo

Egitto

Il Delta – I canali di Thonis-Heracleion – Il sistema idrografico di Alessandria – Il santuario di Bubasti – Il canale di Menfi e le piramidi – Il Uadi Tumilat – Il canale di Eliopoli – Il Fayum, il lago Moeris e il canale Bhar Jussuf – Il canale di Abydos

Mesopotamia

UR – Babilonia – Il canale Pallacopa/Pollacopa – Il Naarmalcha – Il canale di Semiramide – Seleucia Pieria – Antiochia

Britannia

Danimarca – Il canale Kanhave

Germania

Le fossae e le moles di Druso – La Fossa Corbulonis – Il progetto di Antistio Veto – La Fossa Carolina

Helvetia – Il canale di Aventicum

Gallia

Le Fossae Marianae – Narbo – Fossa Augusta (Rodano) – Namnis – Fossa Gothica – Tendu – Dassargues (Lunel)

Iberia – Cartagena

Illiria – Istmo di Apsorus

Grecia

Istmo di Corinto – Istmo di Eritre – Istmo di Cnido – Istmo di Leucade – Istmo di Akte (monte Athos) – Istmo di Potideia – Istmo di Cizico – Istmo di Aphrodisia di Cilicia

Il Bosforo Cimmerio e Seleuco Nicatore

Scizia – La palude putrida

Bitinia

Il canale di Plinio il Giovane – Ponte Sangario (Sakarya) – Melas – Lago Sapanca

Pannonia – canale di Sirmium

Dacia – il canale sul Danubio

Italia

Aquileia e il canale Anfora – Il delta del Po e le fossae – Iulia Concordia – Opitergium – Altinum – Laguna di Venezia – Corte Cavanella di Loreo – Spina – Ravenna – Mediolanum – Mutina – Canale Pallotta – Fossae Papirianae – Laguna di Orbetello – Ostia e Portus – Roma – La deviazione urbana del Tevere – Il canale del Mausoleo di Augusto – I canali delle naumachie – La fossa di Nerone tra Ostia e Roma

La piana Pontina

Il Decennovium, Cetego e Cesare – Il Rio Martino – La fossa Neronis – Circeii

I canali dei laghi Lucrino e Averno

Salapia, Uria, Diomede e Ostilio

Africa – Il porto di Cartagine

Bibliografia

 

RECENSIONE SUL N. 385 DI ARCHEO (MARZO 2017)

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