Vincenzo Lomiento
La parola fra eternità e tempo. Il libro XI delle Confessioni di Agostino
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ISBN: 978-88-7228-947-1
Collana: AUCTORES NOSTRI - 23
Edizione: 2020
F.to: 17,00 × 24,00 cm.
Pagine: 238
Descrizione
La parola fra eternità e tempo: un tema suggestivo ed evocativo che si offre al lettore come chiave ermeneutica per il libro XI e al contempo per l’intera opera delle Confessioni. Nei libri di contenuto autobiografico la parola è al servizio della narrazione di una storia che si distende nel tempo; ma questa storia di conversione trova senso compiuto nel ministero di un’altra parola che è quella di Dio, spiegata nei libri di contenuto esegetico. L’una e l’altra vengono a contatto nel libro XI, che comporta la transizione dalla prima alla seconda parte delle Confessioni.
INDICE
Introduzione
- Il libro XI delle Confessioni: la parola fra eternità e tempo
- Storia degli studi
- Struttura del testo
- Un commento continuo e analitico
IL LIBRO XI
Rassegna degli studi
- Commenti
1.1. Aimé Solignac – 1.2. Eginhard Peter Meijering – 1.3. James J. O’Donnell – 1.4. Marta Cristiani
- Letture
2.1. Eugenio Corsini – 2.2. Marta Cristiani – 2.3. Augustin Pic
- Studi sulla creazione
3.1. La creazione del mondo – 3.2. Creazione, eternità e tempo – 3.3. Creazione ed essere – 3.4. L’esegesi dei versetti iniziali di Genesi in Agostino – 3.5. Lo schema creatio-conversio-formatio – 3.6. Agostino e Origene
- Studi sul tempo
4.1. Filosofia greca e dottrina cristiana – 4.2. Immutabilità del creatore e mutabilità delle creature – 4.3. La distentio animi – 4.4. Ancora sui filosofi greci e sugli autori cristiani – 4.5. L’essere del tempo e il rapporto tra eternità e tempo – 4.6. Che cos’è il tempo? – 4.7. Ancora su eternità e tempo – 4.8. Ancora sui filosofi e sugli autori cristiani
Struttura del testo
- Struttura del libro XI
- La sezione sulla creazione
2.1. Confronti con la tradizione precedente – 2.2. La tradizione giudaico-cristiana in accordo con quella classica: la bontà del creatore e delle sue opere – 2.3. La tradizione giudaico-cristiana in disaccordo con quella classica: la creazione dal nulla – 2.4. La tradizione cristiana precedente: la creazione per mezzo del Verbo – 2.5. La tradizione cristiana in disaccordo con gnostici e Manichei: «Che cosa faceva Dio prima di fare il cielo e la terra (Gn 1, 1)?»
- La sezione sul tempo
3.1. Confronti con la tradizione precedente – 3.2. La riflessione agostiniana in accordo con la tradizione classica: l’essere e la lunghezza del tempo – 3.3. Ripensamento della tradizione classica nella riflessione agostiniana: il tempo inteso come distensione dell’animo – 3.4. La riflessione agostiniana dalle opere precedenti alle Confessioni: il corso del tempo e l’intenzione dell’animo
L’ESORDIO
L’eternità e il tempo
- «Eccito verso di te l’affetto mio e di coloro che leggono queste cose»
(conf. 11, 1, 1)
1.1. «Fino a un tempo vedi ciò che avviene nel tempo?» (conf. 11, 1, 1) – 1.2. «Perché dunque per te suddivido le narrazioni di tanti fatti?» (conf. 11, 1, 1) – 1.3. «Il Padre vostro sa che cosa vi occorre […]» (Mt 6, 8) – 1.4. «Ecco, ti ho narrato le molte cose che ho potuto e ho voluto» (conf. 11, 1, 1)
- «Da tempo ardo di meditare sulla tua legge […]» (conf. 11, 2, 2)
2.1. «Non voglio che trascorrano in altro le ore […]» (conf. 11, 2, 2) – 2.2. «La tua misericordia esaudisca il mio desiderio […]» (conf. 11, 2, 3) – 2.3. «Concedi di qui uno spazio per le nostre meditazioni […]» (conf. 11, 2, 3) – 2.4. «Signore, abbi pietà di me ed esaudisci il mio desiderio (Ps 26, 7)» (conf. 11, 2, 4)
LA CREAZIONE
«IN PRINCIPIO DIO FECE IL CIELO E LA TERRA» (GN 1, 1)
«Che io ascolti e comprenda come in principio facesti il cielo e la terra (Gn 1, 1)» (conf.11, 3, 5)
- «Mosè scrisse questo, lo scrisse e se ne andò […]» (conf. 11, 3, 5)
- «Tu dunque, Signore, li facesti» (conf. 11, 4, 6)
- «Ma in che modo facesti il cielo e la terra (Gn 1, 1) […] ?» (conf. 11, 5, 7)
3.1. «Non infatti come un uomo che, in qualità di artefice […]» (conf. 11, 5, 7), 96 – 3.2. «Non […] nel cielo né nella terra facesti il cielo e la terra […]» (conf. 11, 5, 7) – 3.3. «Né tenevi con la mano qualcosa […]» (conf. 11, 5, 7) – 3.4. «Nella tua parola le facesti (cfr. Ps 32, 6)» (conf. 11, 5, 7)
- «Ma in che modo parlasti?» (conf. 11, 6, 8)
4.1. La voce transeunte: «Dalla nube uscì una voce […]» (Lc 9, 35) – 4.2. La parola eterna: «il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio» (Jo 1, 1) – 4.3. La voce e il Verbo nelle altre opere di Agostino – 4.4. «Con il Verbo coeterno con te […]» (conf. 11, 7, 9)
- Le altre ἐπίνοιαι del Figlio
5.1. «[…] nella Ragione eterna, dove né inizia qualcosa né finisce» (conf. 11, 8, 10) – 5.2. «Il tuo Verbo è lo stesso che è anche il principio, perché ci parla (cfr. Jo 8, 25)» (conf. 11, 8, 10) – 5.3. «Inoltre chi ci istruisce, se non la verità stabile?» (conf. 11, 8, 10) – 5.4. Le altre ἐπίνοιαι: ‘virtù’, ‘sapienza’, ‘verità’, 112 – 5.5. «Che cos’è ciò che traluce attraverso me […] ?» (conf. 11, 9, 11) – 5.6. «È la sapienza, la sapienza stessa che traluce attraverso me» (conf. 11, 9, 11) – 5.7. «Essa è il principio, e in quel principio facesti il cielo e la terra» (conf. 11, 9, 11)
«Che cosa faceva Dio prima di fare il cielo e la terra (Gn 1, 1)?» (conf.11, 10, 12)
- «Perché ci si chiede che cosa facevi allora?» (conf. 11, 13, 15)
1.1. «Se infatti era inattivo […] e non faceva una qualche opera» (conf. 11, 10, 12) – 1.2. «Il loro cuore volteggia ancora […] e ancora è vano (Ps 5, 10)» (conf. 11, 11, 13), 124 – 1.3. «Prima che Dio facesse il cielo e la terra, non faceva alcunché» (conf. 11, 12, 14) – 1.4. «Per innumerevoli secoli ti sei astenuto da un’opera (Gn 2, 3) così grande» (conf. 11, 13, 15) – 1.5. «[…] perché ci si chiede che cosa facevi allora?» (conf. 11, 13, 15) – 1.6. «Né tu precedi i tempi con il tempo […]» (conf. 11, 13, 16) – 1.7. «I tuoi anni né vanno né vengono» (conf. 11, 13, 16) – 1.8. «Tu facesti tutti i tempi e tu sei prima di tutti i tempi» (conf. 11, 13, 16)
IL TEMPO
«Che cos’è infatti il tempo?» (conf. 11, 14, 17)
- «Chi potrebbe spiegarlo facilmente e brevemente?» (conf. 11, 14, 17)
1.1. «Se nulla passasse, non ci sarebbe il tempo passato […]» (conf. 11, 14, 17) – 1.2. «Non diciamo veramente che è tempo, se non poiché tende a non essere» (conf. 11, 14, 17) – 1.3. «Il passato non è più e il futuro non è ancora» (conf. 11, 14, 17) – 1.4. «Il presente, per essere tempo, in tanto è poiché trascorre nel passato» (conf. 11, 14, 17)
- «Diciamo tempo lungo e tempo breve […]» (conf. 11, 15, 18)
2.1. «Il passato invero non era più, onde non poteva essere lungo» (conf. 11, 15, 18) – 2.2. «Il presente invece non ha alcuno spazio» (conf. 11, 15, 20) – 2.3. «Forse il futuro? […] non è ancora ciò che potrebbe essere lungo» (conf. 11, 15, 20)
La misurazione dei tempi
- La misurazione della lunghezza dei tempi mentre passano
1.1. «Misuriamo anche quanto questo tempo è più lungo o più breve di quello» (conf. 11, 16, 21) – 1.2. «Misuriamo i tempi mentre passano» (conf. 11, 16, 21)
- I tre tempi
2.1. «C’è qualcuno che possa dirmi che non sono tre i tempi […] ?» (conf. 11, 17, 22) – 2.2. «Forse anche questi stessi sono […] ?» (conf. 11, 17, 22) – 2.3. «Dunque sono e le cose future e le cose passate» (conf. 11, 17, 22) – 2.4. «Dunque dovunque sono, qualunque sono, non sono se non presenti» (conf. 11, 18, 23) – 2.5. «Ciò che osservo è presente; ciò che preannuncio futuro» (conf. 11, 18, 24) – 2.6. «Qual è quel modo con il quale […] insegni le cose future?» (conf. 11, 19, 25) – 2.7. «Presente delle cose passate, presente delle cose presenti, presente delle cose future» (conf. 11, 20, 26) – 2.8. «Si dica anche: ‘I tempi sono tre […]’, come un abuso entrato nella consuetudine» (conf. 11, 20, 26)
- Ancora la misurazione dei tempi mentre passano
3.1. «Misuriamo i tempi al loro passaggio» (conf. 11, 21, 27) – 3.2. «Ma da dove e per dove e verso dove passa il tempo, quando è misurato?» (conf. 11, 21, 27) – 3.3. «Dunque in quale spazio misuriamo il tempo al suo passaggio?» (conf. 11, 21, 27) – 3.4. «Il mio animo arde di conoscere questo intricatissimo enigma» (conf. 11, 22, 28) – 3.5. «Da’ ciò che amo: infatti amo, e questo tu l’hai dato» (conf. 11, 22, 28) – 3.6. «E parliamo di tempo e tempo, di tempi e tempi» (conf. 11, 22, 28)
- I tempi e i movimenti degli astri e dei corpi
4.1. «Perché infatti i tempi non sarebbero piuttosto i moti di tutti i corpi?» (conf. 11, 23, 29) – 4.2. «Io desidero conoscere il valore e la natura del tempo con il quale misuriamo i movimenti dei corpi» (conf. 11, 23, 30) – 4.3. «Non sento che lo stesso movimento di un corpo è il tempo» (conf. 11, 24, 31)
- Ancora la misurazione dei tempi
5.1. «Ignoro ancora che cosa sia il tempo» (conf. 11, 25, 32) – 5.2. «Forse la mia anima non confessa a te […] che io misuro i tempi?» (conf. 11, 26, 33) – 5.3. «Dunque lo stesso tempo con che cosa lo misuro?» (conf. 11, 26, 33) – 5.4. «Così ci vedono misurare lo spazio di una sillaba lunga con lo spazio di una sillaba breve» (conf. 11, 26, 33) – 5.5. «Infatti che cosa misuro, ti supplico, Dio mio […]?» (conf. 11, 26, 33) – 5.6. «Forse i tempi al loro passaggio, non passati?» (conf. 11, 26, 33)
- Il suono della voce e la misurazione dei tempi
6.1. Una voce inizia a risuonare e risuona e finisce – 6.2. Un’altra voce inizia a risuonare e risuona con tenore continuo – 6.3. Un’altra voce alterna sillabe brevi e sillabe lunghe
- «In te, animo mio, misuro i tempi» (conf. 11, 27, 36)
- «Percorriamo pensando carmi e versi e qualunque discorso»
(conf. 11, 27, 36)
8.1. «Forse non tendiamo il pensiero a misurare la voce come se risuonasse […] ?» (conf. 11, 27, 36) – 8.2. «L’intenzione presente trasferisce il futuro nel passato» (conf. 11, 27, 36) – 8.3. «Ma come diminuisce e si consuma il futuro […] o come cresce il passato […]?» (conf. 11, 28, 37) – 8.4. «Mi accingo a cantare una canzone» (conf. 11, 28, 38)
EPILOGO
«Verso le cose che sono dinanzi non disteso ma proteso (Phil 3, 13) […]» (conf.11, 29, 39)
- «Ecco che la mia vita è distensione» (conf. 11, 29, 39)
1.1. «La tua destra mi raccolse (Ps 17, 36; 62, 9) nel mio Signore» (conf. 11, 29, 39) – 1.2. «E sarò stabile (cfr. Phil 4, 1; 1 Th 3, 8) e sarò saldo in te» (conf. 11, 30, 40) – 1.3. «Qual è quel seno del tuo alto segreto […] ?» (conf. 11, 31, 41)
Bibliografia
Fonti antiche