IL CAELUM CAELI
NEI LIBRI XII E XIII
DELLE CONFESSIONI
DI AGOSTINO
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ISBN: 979-12-5995-034-5
Collana: AUCTORES NOSTRI - 25
Edizione: 2022
F.to: 17 × 24 cm.
Pagine: 246
Descrizione
INTRODUZIONE
1. Storia degli studi
1.1. La città delle intelligenze celesti si identifica con il mondo angelico?
1.2. Il cielo del cielo è un’entità formata o una materia informe?
1.3. Qual è la storia di questa esegesi nelle opere precedenti e posteriori
di Agostino?
1.4. Quali sono le fonti classiche e cristiane di questa esegesi agostiniana?
2. Nuove ricerche
2.1. Libro XII
2.1.1. La simmetria speculare
2.1.2. Una creatura relazionale
2.1.3. Oltre l’ilemorfismo
2.2. Libro XIII
2.2.1. … ut inde penderent… (conf. 13, 2, 2)
2.2.2. Le immagini di Gn 1, 1-3 nel libro XIII
2.2.3. Il deflusso dell’angelo e dell’anima dell’uomo e l’adesione dell’intelligenza obbediente a Dio
STORIA DEGLI STUDI
Il cielo del cielo
1. Étienne Gilson (1929)
2. Jean Guitton (1933)
3. Jean Pépin (1953)
4. Hilary Armstrong (1954)
5. Aimé Solignac (1962)
6. Aimé Solignac (1973)
7. Jacobus Cornelis Maria Van Winden (1973)
8. Jean Pépin (1977)
9. Jacobus Cornelis Maria Van Winden (1985)
10. Jacobus Cornelis Maria Van Winden (1991)
11. Aimé Solignac (1994)
12. Jean Pépin (1997)
13. Cornelius Mayer (1998)
14. Gerd Van Riel (2007)
15. Roland J. Teske (2008)
16. Christian Tornau (2010; 2014)
17. Helmut Feld (2017)
18. Enrico Moro (2017)
19. Gerald P. Boersma (2018)
20. Luigi Oddi (2019)
NUOVE RICERCHE
La simmetria speculare nel libro XII delle Confessioni
1. Premessa
2. La simmetria speculare
3. Il cielo e la terra
4. Al di sopra del cielo e al di sotto della terra
4.1. Il cielo del cielo
4.2. La materia informe
5. Il cielo grande e la terra piccola
6. Al di sotto di Dio e al di sopra del nulla
7. Al di sopra e al di sotto del tempo
8. Al di sotto del cielo del cielo e al di sopra della materia informe
8.1. L’anima dell’uomo
8.2. Il mondo corporeo
9. Conclusioni
Il caelum caeli: una creatura relazionale
1. Premessa
1.1. Le denominazioni del caelum caeli
1.2. ‘Rapporto’ e ‘relazione’
1.3. Capacità relazionale e coinvolgimento nella relazione
1.4. Gli spiriti santi e le anime umane
1.5. La ‘creatura relazionale’
2. Il caelum caeli: posizione e relazioni
3. Il cielo del cielo in rapporto al mondo sensibile
4. Il cielo del cielo nella gerarchia degli enti
5. La creatura intellettuale in rapporto all’eternità e al tempo
6. La relazione tra la creatura intellettuale e Dio
6.1. L’adesione
6.2. L’unione
6.3. La relazione
6.4. La presenza
7. La relazione della creatura intellettuale con gli spiriti santi e le anime umane
7.1. Gli spiriti santi
7.2. Il linguaggio figurato
7.2.1. La casa del Signore
7.2.2. La città di Dio
7.3. Le anime umane
8. Conclusioni
Oltre l’ilemorfismo: il cielo del cielo e la materia informe in conf. 12, 2, 2-12, 13, 16
1. Premessa
2. L’ilemorfismo
3. Oltre l’ilemorfismo: conf. 12, 2, 2-12, 13, 16
4. Struttura di conf. 12, 2, 2-12, 13, 16
5. Mutabilità senza mutamento
6. Dalle immagini bibliche al lessico filosofico
6.1. La terra informe, la materia informe, l’informità, la mutabilità
6.2. Invisibile, senza un aspetto visibile, informe, formato
7. La terminologia filosofica
7.1. La materia informe
7.2. La creatura intellettuale
8. Rapporto tra sostrato e forma nella creatura intellettuale e nei corpi
8.1. Forma intelligibile e sensibile
8.2. Sostrato intellettuale e corporeo
8.3. Rapporto tra sostrato e forma
9. Conclusioni
… ut inde penderent… (conf. 13, 2, 2). Analisi di un testo complesso
1. Premessa
2. Il testo
3. Analisi morfosintattica
3.1. Spiritalis corporalisque natura
3.2. Quas fecisti in Sapientia (Ps 103, 24) tua
3.3. Sapientia usato con accezione strumentale
3.4. Dicant
3.5. Quid te promeruerunt
3.6. Ut
3.7. Le riprese del verbo promereo in conf. 13, 2, 2-13, 3, 4
3.8. Inde
3.9. Penderent
3.10. Etiam
3.11. Inchoata et informia
3.12. Quaeque in genere suo vel spiritali vel corporali
3.13. Ripresa di natura con genere
3.14. Euntia in immoderationem et in longinquam dissimilitudinem tuam
3.15. Spiritale informe praestantius quam si formatum corpus esset, corporale autem
informe praestantius quam si omnino nihil esset
3.16. Atque ita penderent in tuo Verbo
4. Traduzioni
4.1. Italiane
4.2. Francesi
4.3. Spagnole
4.4. Inglesi
4.5. Tedesche
4.6. Una nuova traduzione
5. Analisi comparativa delle traduzioni
5.1. Soggetti distinti e diversi
5.2. Una subordinata dell’interrogativa
5.3. Inde si riferisce alle parole più lontane
5.4. Ripresa di natura con genere
Le immagini di Gn 1, 1-3 nel libro XIII delle Confessioni
1. Premessa
2. Le connessioni delle parole-immagini in Gn 1, 1-3
3. Le immagini di Gn 1, 1-3 nel libro XIII delle Confessioni
3.1. Le connessioni delle parole-immagini in conf. 13, 2, 2-13, 3, 4
3.2. Le immagini di Gn 1, 1-3 in Ringkomposition
3.3. «Lo stesso cielo del cielo (Ps 113, 16) sarebbe stato in se stesso un abisso tenebroso» (conf. 13, 8, 9)
4. Breve storia degli studi sul cielo del cielo
5. Le immagini di Gn 1, 1-3 e gli stati della creatura spirituale
5.1. Il cielo e l’abisso
5.2. Le tenebre e la luce
5.3. La forma e l’informità
6. Gli stati della creatura spirituale
6.1. Il cielo (Gn 1, 1): un luogo eccelso in cui poter essere illuminati
6.2. Le tenebre sopra l’abisso (Gn 1, 2b): un luogo infimo in cui non c’è luce
6.3. «Sia fatta la luce» (Gn 1, 3): la trasformazione in luce
6.4. Vita e vita beata, 216
Il deflusso dell’angelo e dell’anima dell’uomo e l’adesione dell’intelligenza
obbediente a Dio (conf. 13, 8, 9)
1. Premessa
2. La struttura del testo
3. Defluxit
3.1. Defluo
3.2. Dall’eternità al flusso del tempo
3.3. Il passaggio dallo stato pneumatico a quello fluido
3.4. Il deflusso come graduale scivolamento verso il basso
3.5. Il deflusso delle acque dal cielo
3.6. Le occorrenze del verbo defluo nei libri XII e XIII delle Confessioni
4. Defluxit angelus
5. Defluxit anima hominis
5.1. Il cielo del cielo e il deflusso dell’anima dell’uomo
5.2. L’anima
5.3. La peregrinatio
6. Indicaverunt abyssum universae spiritalis creaturae in profundo tenebroso
7. Nisi dixisses ab initio: Fiat lux, et facta esset lux (Gn 1, 3)
8. Inhaereret tibi omnis oboediens intellegentia
9. Conclusioni
9.1. Il modo di essere
9.2. Gli stati
BIBLIOGRAFIA
FONTI ANTICHE