EXCAVATION ON THE TIMPONE DELLA MOTTA
FRANCAVILLA MARITTIMA (1992-2004)

I. THE GREEK POTTERY

 70,00

ISBN: 978-88-7228-575-6
Collana: BIBLIOTHECA ARCHAEOLOGICA - 21
Edizione: 2010
F.to: 21,00 × 30,00 cm.
Pagine: 420
Tomi: 1
Tiratura: 500
Imm. B/N - Imm. colori

Descrizione

The current volume is the first systematic publication of archaological material from excavations conducted by the Groningen Institute of Archaeology in the sanctuary on the Timpone della Motta in the years 1992-2004.
The volume presents a detailed account of the influx of Greek pottery to the sanctuary during four centuries and includes Greek pottery ranging from the first imports in the middle of the 8th century BC to the last arriving vessels in the 4th century BC.

La pubblicazione di questo libro, che presenta alcune classi della ceramica greca d’importazione rinvenuta negli scavi condotti dal Groningen Institute of Archaeology (GIA) sul Timpone della Motta nei decenni 1992-2004, corona degnamente un anno nel quale l’uscita del terzo volume speciale del Bollettino d’Arte ha già restituito alla conoscenza degli studiosi e degli specialisti un altro cospicuo nucleo dell’imponente lotto dei materiali Berna-Malibu-Copenhagen, provenienti dallo stesso santuario. Il volume offre numerosi e significativi spunti per una possibile “ricontestualizzazione” degli straordinari depositi votivi dedicati in uno dei luoghi sacri più suggestivi dell’Occidente greco. Tale è infatti, certamente, il grande santuario enotrio di Francavilla Marittima riconvertito al culto di Athena all’epoca della fondazione di Sibari, al centro di un territorio ricchissimo di risorse naturali ed economiche nel quale l’accorta politica di integrazione con gli ethne enotri locali, innescata e perseguita con lungimiranza dalla colonia greca, aveva reso possibile la creazione di una struttura statale estesa e polimorfa, unica nel suo genere, che pur nelle notazioni sfuggenti della storiografia classica ci ha tramandato l’immagine di un impero sibarita.
«Meta di una straordinaria affluenza di Greci e non Greci d’Oriente e d’Occidente», come ha scritto Pugliese Carratelli, in un angolo della Magna Grecia in cui si intersecavano le strade (trans-marine e terrestri) battute alla ricerca dei metalli e di altre pregiate materie prime – quali la lana e le fibre naturali destinate alla creazione di tessuti preziosi e ricercati, prestigiosi beni di lusso circolanti nel Mediterraneo omerico e arcaico –, il santuario di Timpone della Motta si rivela (oggi forse ancor di più di ieri) come uno dei siti archeologici “chiave” dell’Italia meridionale, in cui sarà possibile leggere, o rileggere, la trama dei rapporti che già in epoca pre-coloniale, come acutamente prefigurato dagli studi pioneristici di Pugliese Carratelli e della Zancani Montuoro, legavano le coste della Calabria al mondo greco ed egeo-levantino.
Sotto questa angolazione, assume infatti particolare significato la frequenza di ceramica euboico-cicladica rinvenuta, databile alla prima metà dell’VIII secolo, insieme a ceramica corinzia del Medio Geometrico o degli inizi del Tardo Geometrico (frammenti di proto-kotylai del tipo Aetos 666 e di coppe emisferiche). Non meno cruciale è l’individuazione di una caratteristica produzione locale enotrio-euboica – ben distinta dalla ceramica enotria geometrica di fabbrica fine matt painted – che in alcuni casi si rifà strettamente a prototipi euboici di Eretria imitati anche a Pithecusa. Frammenti con tutta probabilità appartenenti a questa fabbrica enotrio-euboica di Francavilla sono stati identificati sia tra i materiali della coeva necropoli di Macchiabate, sia tra i reperti di Amendolara, di Torre Mordillo e dell’Incoronata di Metaponto; ciò delinea un sistema di relazioni produttive e commerciali che collega i centri della Sibaritide a quelli della Siritide e del Metapontino, tutti appartenenti alla medesima enclave enotria contraddistinta da un diffuso radicamento territoriale e da una struttura sociale fortemente gerarchizzata, a base gentilizia.
A tale dato, già in sé di estremo interesse, si salda poi l’evidenza offerta dalla documentazione nota all’estremità opposta della Calabria, dove il corpus della ceramica italo-geometrica della necropoli di Canale-Jànchina, ristudiato recentemente da Laurence Mercuri, denota l’esistenza – in questo centro posto alle spalle di Locri Epizefiri – di una fabbrica locale, anch’essa ispirata a modelli euboici, attiva nella seconda metà dell’VIII secolo e perciò offre la testimonianza del grado di ricettività culturale mostrato, ancor prima dello stabilirsi della colonia locrese, da quell’entroterra indigeno che controllava le vie di comunicazione tra costa ionica e tirrenica alle spalle dello Stretto, in un altro luogo cruciale per i rapporti tra Oriente e Occidente.
Mentre ancora si attende che la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria onori il debito contratto con l’intera comunità scientifica pubblicando gli esiti delle campagne di scavo condotte sul Timpone della Motta negli anni ’80 del secolo scorso, non può che salutarsi con grande soddisfazione e riconoscenza l’uscita del presente volume, frutto dell’impegno tenace, intelligente ed appassionato di un gruppo di studiosi che stanno dedicando al santuario del Timpone della Motta, e alla sua imperscrutabile dea, le loro migliori energie.

Premessa di Giovanni Pugliese Carratelli
Prefazione di Caterina Greco
Preface by Jan K. Jacobsen & Søren Handberg
Introduction by Jan K. Jacobsen & Søren Handberg

THE CORINTHIAN POTTERY by Jan K. Jacobsen with contributions by Gloria Paola Mittica and Maria d’Andrea
1. Aryballoi
2. Alabastra
3. Pyxides
4. Kalathiskoi (Gloria P. Mittica)
5. Conical lekythoi
6. Tall broad necked oinochoai
7. Broad bottomed oinochoai
8. Amphoriskoi
9. Hydriskai
10. Craters
11. Kyathoi
12. Kotylai
13. Skyphoi
14. Phialai
15. Kanouoi
16. Plates
17. Exaleiptra
18. Louteria (Maria d’Andrea)
19. Plastic vases

EAST GREEK POTTERY by Søren Handberg
Introduction
1. Wild Goat and related pottery
2. Bird bowls
3. Bird oinochoai
4. Chian pottery
5. Cups
6. Ionian grey ware and terracotta
7. Various East Greek pottery

THE BLACK GLOSSED POTTERY by Julie Lejsgaard Christensen
Introduction
1. Skyphoi
2. Kylikes
3. Stemless cups
4. Cups with everted rim
5. Bowls and one-handlers
6. Pouring vessels
7. Varia

APPENDIX
Appendix 1. Deposits and layers pertaining to temple Vc
Appendix 2. Posthole deposit related to temple Vd
Appendix 3. Yellow floor deposits
Appendix 4. Votive deposit south/southeast of temple Vd
Appendix 5. Hydriskai deposit along the northern wall of temple Vd
Appendix 6. Muro Schläger deposit (MS1-31)
Appendix 7. Pottery from the plateau IV excavations
Appendix 8. Attribution to Corinthian vase painters, workshops and groups

Bibliography