Lisania Giordano
ITINERARI DI GIUSTIZIA GREGORIANA: TESTUALITÀ E RICEZIONE
3

Il volume è disponibile in Open Access cliccando qui

 20,00

ISBN: 978-88-7228-445-2
Collana: AUCTORES NOSTRI - 3
Autori: Lisania Giordano
Edizione: 2006
F.to: 17,00 × 24,00 cm.
Pagine: 184
Tomi: 1

Descrizione

PRESENTAZIONE

Questo libro di Lisania Giordano è una monografia in due parti apparentemente non omogenee. Nella prima si sottopone il Registro di Gregorio Magno, con l’insieme imponente delle sue lettere, ad una griglia di lettura singolare: da essa emerge infatti la figura di un vescovo di Roma che guida la sua Chiesa mediante l’esercizio della giustizia. Nella seconda parte viene colta la presenza di questo stesso Gregorio nelle posizioni della Riforma, di Lutero e di Calvino in particolare, come della Controriforma, nei decreti del Concilio tridentino e nelle opere del Bellarmino.
Il legame delle parti non è tuttavia fittizio, perché la Giordano scopre nel papa giudice una moderazione e una equità che possono sì essere anche il ricordo della giurisprudenza romana ma sono soprattutto ed originalmente l’apporto della consapevolezza cristiana di Gregorio. Una consapevolezza che si esplica in una conduzione della Chiesa insieme severa e dolce, fortemente ispirata alla Bibbia e insieme pronta a leggerla con gli occhi della sperimentazione pneumatica, esigente per la verità e pronta a comprendere l’errore. Ma sono queste le qualità che, scavalcando polemicamente il Medioevo, i riformatori del secolo XVI ritrovano in Gregorio, che considerano come il Padre di una Chiesa ancora unita e fedele a Cristo, come lo considerano del resto anche i cattolici.
Un libro dunque che ha le sue radici e il suo valore in un approccio scientifico a Gregorio in grado di scoprire, nella sua opera più storica e frammentaria, quale è il Registro, una precisa vena spirituale, e dunque letteraria, pur non rinunciando ad esplicitare il contenuto giuridico e giurisprudenziale della sua azione. Un volto sinora sconosciuto o almeno poco noto del grande pontefice riemerge in tal modo con chiara evidenza.

Claudio Leonardi