VASSALLI E CITTADINI

La signoria rurale nel Regno di Napoli attraverso lo studio dei feudi dei Tocco di Montemiletto(XI-XVIII)

Esaurito

ISBN: 978-88-7228-176-5
Collana: MEDITERRANEA - 11
Autori: MichËle Benaiteau
Edizione: 1997
F.to: 14,00 × 21,00 cm.
Pagine: 398
Tomi: 1
Tiratura: 500
Imm. B/N.

Descrizione

L’organizzazione signorile e feudale del Regno di Napoli, presente dalla nascita della monarchia (XII secolo) fino alla legge dell’eversione (1806), è spesso invocata come esempio della tipica struttura di potere capace di opporsi ripetutamente ai fattori dirompenti del suo assetto. In effetti, la sua longevità si spiega con la sua efficacia nel reprimere militarmente la stragrande maggioranza contadina della società.
Tuttavia, sul lungo periodo la storia della signoria feudale, nelle vicissitudini degli scontri a tre (signori, vassalli, monarchia), condusse ad un miglioramento progressivo della condizione dell’uomo non nobile. Nel Quattrocento la monarchia aragonese salvò i feudatari e l’organizzazione signorile e al tempo stesso garantì un patto tra potere monarchico e sudditi, che prometteva la sussistenza, la libertà di comunicazione e la difesa dei diritti comunitari attraverso il ricorso alla giustizia regia.
Questo precario equilibrio nella seconda metà del Cinquecento fu scosso, mentre la catastrofe politica ed economica della metà del Seicento obbligò lo steso potere a controllare i propri eccessi e la società rurale rifiorì con slancio. Dovette però affrontare nuovi problemi di risorse agricole e di rapporto con i mercati urbani, mentre si ritrovava sempre più divisa culturalmente tra contadini ed élites urbane, il cui sogno riformatore fu smentito brutalmente dagli effetti disgreganti della guerra europea del periodo 1792-1814.

INDICE

Introduzione

1. Le fonti
I. Fonti pubblicate
II. Fonti manoscritte
A. L’archivio privato dei Tocco di Montemiletto
1. Consistenza
2. La storia dell’archivio (dal 1580 circa)
B. Altre fonti
1. I catasti della metà Settecento
2. I catasti provvisori
3. Gli atti notarili
4. Le unità di misura
III. Breve storia della famiglia

2. Le origini della signoria rurale nel Mezzogiorno longobardo
1. Continuità o rottura con l’antichità?
2. L’incastellamento e il potere signorile

3. Evoluzione sotto la monarchia
1. Il significato politico della fine del servaggio: fedeltà e proprietà
2. Giustizia, proprietà, controllo sociale
3. L’elezione dei giudici in seno alle università: un privilegio politico

4. La signoria nel Mezzogiorno d’Italia nel Basso Medioevo
1. Calo demografico e concessioni di terra
2. L’abbandono dei villaggi e la riorganizzazione del territorio rurale

5. Territorio e habitat
1. Impostazione del suolo
2. L’organizzazione del territorio
a. La provincia
b. Gli insediamenti
3. Un territorio ancora poco sfruttato
a. Il paesaggio
b. Un territorio sufficiente a nutrire la popolazione
c. Gli insediamenti della toponimia locale
d. La Strada

6. Un potere signorile equilibrato fino alla metà del Cinquecento
1. Una signoria rurale all’inizio dell’età moderna: la platea del 1507 del castello di Montemiletto
a. Il potere giurisdizionale
b. I diritti sulle terre
2. Vassalli e cittadini: la svolta del Basso Medioevo
a. Il documento
b. Lo spirito degli statuti
c. L’economia morale degli scambi

7. Signore e vassalli a confronto
1. I limiti posto al potere signorile
a. Il controllo regio
b. La protezione e la collaborazione
2. Problemi di risorse e prime controversie
a. La ripresa demografica e il problema della terra
b. L’offensiva signorile
c. Il significato concreto della battaglia in corso
3. La resistenza si fa più disperata
4. La rottura e la disgregazione sociale

8. L’amministrazione dei feudi: metodi e personale
1. Cenni sulla famiglia dei Tocco nel Settecento
2. La rendita dei feudi nell’insieme della fortuna nobiliare
3. Un nuovo stile di amministrazione
a. Gli erari
b. Gli agenti generali

9. Dalla parte del signore: la rendita feudale
1. La rendita prima del Settecento
a. Montemiletto
b. Montefalcione
c. Serra e Manocalzati
d. Apice
2. La rendita feudale nel Settecento
a. Il caso di Montefalcione
b. Il caso di Manocalzati e Serra
c. Il caso di Apice
3. Analisi differenziata della rendita
a. Analisi della rendita giurisdizionale
b. Analisi della rendita fondiaria
c. La rendita industriale
4. Spese ordinarie e investimenti

10. Dalla parte dei vassalli
1. Alcuni problemi dell’analisi sociale
2. La società rurale a metà Settecento
a. La descrizione dei villaggi
b. Le categorie sociali secondo il catasto carolino
3. Il regime fondiario
a. Verso il limite dello sfruttamento del territorio
b. Dall’inizio del secolo XVI alla metà del Settecento
c. Dal 1642 al 1754: il caso di Montefalcione
d. Conclusione
4. Verso la povertà delle campagne: il secondo Settecento
a. L’analisi del reddito a partire dal catasto
b. Il valore del lavoro agricolo
5. Una società in crisi

Appendice
Indice degli autori citati
Indice dei nomi di persone (regnanti e nobili)