L’IPOGEO DEI VIMINI DI CANOSA
ISBN: 978-88-7228-068-3
Collana: ADRIAS - 2
Autori: Ettore Maria De Juliis
Edizione: 1990
F.to: 23,00 × 29,00 cm.
Pagine: 168 / V
Tiratura: 1000
Rilegato
Imm. B/N - Imm. colori
Descrizione
Nel 1980 venne in luce un ricco ipogeo canosino, insolitamente intatto, che poté essere scavato sotto il diretto controllo dell’archeologo. Di quel complesso funerario, chiamato “Ipogeo dei Vimini”, sono pubblicati qui, per la prima volta, tutti i dati raccolti nel corso dello scavo, gli elementi strutturali, il catalogo degli oggetti di corredo, pertinenti a tre distinte deposizioni e, infine, i risultati delle analisi osteologiche. L’Ipogeo costituisce ormai un punto di riferimento obbligato per chiunque si occupi della civiltà daunia, soprattutto in quella fase di ripresa e di espansione, che caratterizza i primi decenni del IV secolo a.C., nella quale si avvia, in maniera sicura e definitiva, l’ellenizzazione della Daunia. Nell’ambito di quel fenomeno non è trascurabile ciò che si ricava dai pochi vasi italioti figurati di diversa provenienza, presenti nei tre corredi. Infatti quelli della cella più antica (A) sono tutti di fabbricazione metapontina, mentre i due crateri a campana contenuti nella cella più recente (B) provengono sicuramente da Taranto e confermano, così, quanto già era deducibile da altre fonti documentarie, cioè la successione di Taranto a Metaponto nel ruolo di città-guida nei rapporti con le popolazioni indigene dell’interno.
INDICE
Adrias 2
Prefazione
1. La scoperta
2. La struttura della tomba
3. La posizione degli scheletri e degli oggetti
4. I corredi
Cella A – Cella B: deposizione di destra – deposizione di sinistra
5. Analisi dei reperti
6. Considerazioni generali
La composizione dei corredi – La cronologia – Il rito – Il quadro storico
Appendice: analisi antropologica, di V. Scattarella
Abbreviazioni bibliografiche
Elenco delle forme vascolari divise per classi
Tavole di concordanza dei numeri d’inventario
Elenco delle illustrazioni
Referenze iconografiche